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Redigere una buona, e quanto più dettagliata, nota integrativa è una scelta aziendale responsabile. Lo si intuisce dal nome del documento: si tratta della parte descrittiva che completa il bilancio d’esercizio che ha la funzione di descrivere ed informare sull’origine e le caratteristiche dei valori quantitativi, ma anche sulle modalità e sulle scelte aziendali con cui la gestione si è svolta durante l’anno. Vediamo come scrivere una nota integrativa corretta, utile ed efficace.
INDICE
COS’È LA NOTA INTEGRATIVA?
CONTENUTI MINIMI
CHI DEVE REDIGERE LA NOTA INTEGRATIVA?
CONCLUSIONI
La nota integrativa è un documento descrittivo che completa i dati dei prospetti contabili (stato patrimoniale e conto economico) fornendo informazioni aggiuntive: notizie connesse indirettamente al mero contenuto contabile, quali ad esempio il numero di dipendenti, il numero o il valore nominale delle azioni.
Attraverso la nota integrativa l’azienda chiarisce i comportamenti assunti soprattutto in merito alle valutazioni effettuate o alle deroghe a determinate disposizioni di legge tenute durante il corso dell’esercizio.
In generale le aziende si rivolgono al proprio commercialista o consulente che si occupa di contabilità e redazione del bilancio per predisporre la nota integrativa. Sarà questa figura ad impostare la relazione con le informazioni che l’impresa deve esporre per rendere il proprio bilancio chiaro e comprensibile.
In Italia, il contenuto informativo minimo della nota integrativa è prescritto dall’art. 2427 del Codice Civile.
Alcuni dei dati che devono obbligatoriamente essere presenti:
L’ordinamento italiano prescrive che il bilancio sia redatto secondo i tre principi fondamentali della chiarezza, verità e correttezza.
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio (art. 2423 c.c., comma 2).
Nel pieno rispetto di tali principi, il Codice Civile impone che la nota integrativa esponga anche informazioni complementari se necessarie ad una rappresentazione chiara, veritiera e corretta. Di contro, gli obblighi informativi non vanno rispettati se le informazioni risultano irrilevanti ai fini della rappresentazione.
Insomma, il Codice Civile prescrive di informare circa tutto ciò che serve per rendere il bilancio chiaro e comprensibile, niente di più e niente di meno.
Le imprese che hanno l’obbligo di redigere un bilancio di esercizio sono tenute alla stesura di una nota integrativa, ma le imprese di minori dimensioni che redigono il bilancio in forma abbreviata sono sottoposte a vincoli meno stringenti riguardo alla sua stesura.
Presentare il bilancio in forma abbreviata significa che nel primo esercizio e in seguito per due consecutivi non sono superati i seguenti limiti dimensionali:
Il D.lgs. 139/2015 ha previsto minori obblighi informativi per la nota integrativa in forma abbreviata. In particolare, l’attuale art. 2435 bis del Codice Civile impone di includere solo le seguenti informazioni:
Lo stesso decreto ha introdotto la possibilità per le micro imprese di redigere il bilancio in forma ancora più semplificata. Si definiscono micro imprese le aziende con i seguenti requisiti:
Dal gennaio 2016 le aziende che non superano questi limiti dimensionali hanno la facoltà (ma non l’obbligo) di omettere la redazione della nota integrativa, presentando un bilancio comprensivo solo del conto economico e dello stato patrimoniale, quando in calce ai prospetti vengono riportate le informazioni relative a:
È sempre consigliabile per le aziende scrivere una nota integrativa efficace che sia quanto più possibile chiara, esaustiva e dettagliata.
Una nota integrativa efficace dovrà quindi contenere un numero rilevante di informazioni per far sì che questo documento rappresenti la reale fotografia della situazione di bilancio dell’azienda e le scelte aziendali con cui la gestione si è svolta.
L’azienda ha intrapreso percorsi di evoluzione organizzativa? In quale direzione sono andati gli investimenti? Quali i criteri hanno condizionato svalutazioni, ammortamenti, utili? Come è composta la forza lavoro?
Non dimentichiamoci inoltre che scrivere una nota integrativa efficace è una condizione essenziale per poter accedere ad eventuali crediti agevolati.
La nota integrativa del bilancio è quindi un elemento che viene letto da soggetti esterni: istituti di credito, stakeholder, partner e, perché no, competitor. Per questo lo consideriamo un documento di vera e propria comunicazione. Alla pari di una brochure, racconta l’azienda e il suo sviluppo durante l’esercizio appena trascorso.
Per maggiori informazioni, scrivi a: info[at]pronext.it
Pronext ti saprà aiutare.
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