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RATING DI LEGALITÀ PER LE IMPRESE

Caratteristiche, requisiti, punteggi e provvedimenti dell'indice per la valutazione di un importante aspetto della salubrità delle aziende

Il rating di legalità serve a rilevare il rispetto dello standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. È stato introdotto nel 2012 con lo scopo di promuovere principi di comportamento etico in ambito aziendale e viene emesso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato AGCM (https://www.agcm.it/).

Le imprese che possono chiedere il rating di legalità devono soddisfare tutti i seguenti requisiti:

  • sede operativa in Italia;
  • fatturato minimo di 2 milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
  • iscrizione nel Registro delle imprese da almeno 2 anni dalla data della domanda;
  • rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.

Come viene assegnato il rating di legalità

Il rating viene assegnato sottoforma di stelle (★) che vanno da un numero minimo ad un massimo di tre. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base (quindi una stella) qualora rispetti tutti i requisiti previsti dall’art. 2 del Regolamento attuativo in materia di Rating di legalità – Delibera AGCM n.24075 del 12 novembre 2012 (ultima modifica delibera n. 28361 del 2020).

I requisiti da possedere per ottenere il rating di legalità riguardano:

  • la presentazione da parte dell’impresa nei confronti dell’Autorità (AGCM) di un’apposita domanda trasmessa in via telematica, sottoscritta dal legale rappresentante e redatta mediante la compilazione del formulario pubblicato sul sito dell’Autorità;
  • la presentazione di dichiarazioni che variano a seconda che si tratti di un’impresa individuale, collettiva o di un’impresa che riveste forma societaria ed è controllata o sottoposta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altra società o ente.

ll rating di legalità può essere aumentato?

Il punteggio base può essere incrementato di un segno + per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’articolo 3 del medesimo regolamento:

  • adesione ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, sottoscritti dal Ministero dell’Interno o dalle Prefetture-UTG con associazioni imprenditoriali e di categoria;
  • adozione di una funzione o struttura organizzativa, anche in outsourcing, che espleti il controllo di conformità delle attività aziendali alle disposizioni normative applicabili all’impresa o di un modello organizzativo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
  • adozione di processi organizzativi volti a garantire forme di CSR Corporate Social Responsibility anche attraverso l’adesione a programmi promossi da organizzazioni nazionali o internazionali e l’acquisizione di indici di sostenibilità;
  • iscrizione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (cd. white list);
  • adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria o di aver previsto, nei contratti con i propri clienti, clausole di mediazione, quando non obbligatorie per legge, per la risoluzione di controversie o di aver adottato protocolli tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche; 
  • adozione di modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione

Il conseguimento di tre segni + comporta l’attribuzione di una ★ aggiuntiva, fino al conseguimento di un punteggio totale massimo di ★★★. 

Il punteggio può essere incrementato, ad esempio qualora l’impresa dimostri di aver denunciato all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia taluno dei reati previsti dal Regolamento attuativo del rating di legalità, commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori.

Il rating di legalità può diminuire?

Il punteggio del rating di legalità può diminuire qualora nel casellario informativo delle imprese risultino annotazioni divenute inoppugnabili o confermate, con sentenza passata in giudicato, nel biennio precedente la richiesta di rating. Tali annotazioni integrano condotte di grave negligenza o di errore grave nell’esecuzione dei contratti ovvero gravi inadempienze contrattuali, anche in riferimento all’osservanza delle norme in materia di sicurezza e degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro.

Procedimento per attribuire il rating di legalità

Su proposta della Direzione competente, l’Autorità delibera l’attribuzione del rating entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora l’istanza presentata fosse incompleta, l’Autorità informa l’impresa entro 15 giorni dalla data di ricevimento della richiesta completa. In mancanza di riscontro entro i 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di incompletezza, la domanda si intende respinta salvo la possibilità per l’impresa di ripresentarla. In ogni caso, l’Autorità può chiedere al richiedente informazioni e documenti rilevanti ai fini del rilascio del rating.

Relativamente alle richieste di attribuzione del rating pervenute, l’Autorità trasmette tempestivamente all’ANAC gli elementi e le informazioni utili per l’espletamento delle verifiche di competenza.

L’ANAC può formulare eventuali osservazioni entro 30 giorni dal ricevimento e, in tal caso, il termine iniziale è prorogato di 30 giorni. L’ANAC collabora con l’Autorità per la rilevazione di comportamenti aziendali meritevoli di valutazione al fine dell’attribuzione del rating. 

L’Autorità trasmette tempestivamente all’ANAC gli elementi e le informazioni utili per l’espletamento delle verifiche di competenza. L’ANAC può formulare eventuali osservazioni entro 30 giorni dal ricevimento. In tal caso, il termine iniziale è prorogato di 30 giorni. L’ANAC collabora con l’Autorità per la rilevazione di comportamenti aziendali meritevoli di valutazione al fine dell’attribuzione del rating. 

L’Autorità per esigenze istruttorie può prorogare il termine iniziale fino a un massimo di 60 giorni, dandone motivata comunicazione all’impresa richiedente. 

L’Autorità può compiere le verifiche necessarie per attestare la veridicità delle dichiarazioni fornite dal legale rappresentante dell’impresa, anche richiedendo informazioni a tutte le Pubbliche Amministrazioni. Quest’ultime devono rispondere entro il termine di 45 giorni dalla richiesta, decorso il quale l’esistenza dei requisiti dichiarati dalle imprese si intende confermata.

L’esito della richiesta di rating

L’Autorità comunica al richiedente l’esito della richiesta e i casi possono essere i seguenti:

  • riscontro positivo quando l’Autorità inserisce l’impresa nell’elenco presente nel sito dell’AGCM;
  • riscontro negativo quando l’Autorità comunica all’impresa i motivi ostativi all’accoglimento della domanda. Entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’impresa ha la facoltà di presentare per iscritto le proprie osservazioni.

Durata, modifica, rinnovo, annullamento, sospensione e revoca del rating di legalità

DURATA DEL RATING DI LEGALITÀ – Il rating di legalità ha durata di 2 anni dal rilascio e non ha nessun costo per l’impresa.

RINNOVO DEL RATING DI LEGALITÀÈ rinnovabile su richiesta a decorrere dei 6 mesi antecedenti la scadenza del precedente rating). Ove la domanda di rinnovo sia depositata almeno 60 giorni prima della scadenza, il rating mantiene la propria validità a tutti gli effetti sino alla data di adozione della delibera con la quale l’Autorità si pronuncia sulla richiesta. In caso di accoglimento, il rating viene confermato per un nuovo biennio decorrente dalla data della relativa delibera. Al contrario, gli effetti cessano dalla data di adozione della delibera di non accoglimento. 

SOSPENSIONE DEL RATING DI LEGALITÀ – Nei casi previsti ai sensi dell’articolo 5 comma 3-ter, l’efficacia del rating è sospesa. 

Gli altri casi nei quali è prevista la sospensione sono:

  • l’adozione di misure cautelari personali o patrimoniali, nell’ambito di un procedimento penale per uno dei reati di cui all’articolo 2 del Regolamento prevede la sospensione del rating sino al perdurare dell’efficacia delle misure cautelari;
  • in relazione alla gravità dei fatti e all’acquisizione di maggiori informazioni relativamente agli stessi, in presenza di uno dei provvedimenti di cui all’articolo 2, comma 2, lettere d), d) bis, e), f), h) e i) del Regolamento, ove tale provvedimento sia oggetto di contestazione e sino alla pronuncia passata in giudicato dell’autorità giudiziaria. 

REVOCA DEL RATING DI LEGALITÀ – In caso di perdita di uno dei requisiti di cui all’articolo 2, l’Autorità con proprio provvedimento dispone la revoca del rating con decorrenza dal momento in cui il requisito è venuto meno. L’Autorità dispone la revoca a far data dal momento in cui viene a conoscenza della natura falsa o mendace delle dichiarazioni utilizzate.

ANNULLAMENTO DEL RATING DI LEGALITÀ – Viene disposto in caso di rilascio o rinnovato in carenza di uno o più dei requisiti di cui all’articolo 2.

RIDUZIONE DEL PUNTEGGIO DEL RATING DI LEGALITÀ – La riduzione si applica al venir meno di uno o più dei requisiti di cui all’articolo 3 c.2.

Prima della formale adozione dei provvedimenti sopra indicati, l’Autorità comunica all’impresa i motivi che ostativi. Entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’impresa ha il diritto di presentare per iscritto le proprie osservazioni.

Elenco delle imprese con rating di legalità

L’Autorità pubblica e aggiorna in un’apposita sezione del proprio sito (https://www.agcm.it/competenze/rating-di-legalita/Domanda-e-procedimento-di-attribuzione/) l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato o annullato, con la relativa decorrenza.

Quali sono i vantaggi per un’azienda che ottiene il rating di legalità?

  • più opportunità di business;
  • maggiore trasparenza e visibilità sul mercato;
  • migliore immagine sul territorio di appartenenza, in quanto nel sito dell’AGCM sono presenti i nomi delle imprese titolare di rating;
  • implementazione e miglioramento di sistemi di gestione interni atti al mantenimento di procedure e prassi per la legalità e la trasparenza.

Photo credit _ Kelly Sikkema via Unsplash

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