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INDICE
QUALI INTERVENTI SONO AMMESSI?
TURISMO 4.0
START-UP
DONNE E LAVORO
ZES – Zone Economiche Speciali
CONCLUSIONI
Nel prima parte del nostro approfondimento sul PNRR abbiamo conosciuto primi tre interventi ammessi nel Piano: Piano Transizione 4.0, investimenti ad alto contenuto tecnologico e politiche industriali di filiera, internazionalizzazione. In questo secondo articolo, parleremo dei restanti quattro aiuti del PNRR per le aziende.
Nel PNRR si parla di Turismo 4.0 mediante interventi messi in campo per il miglioramento e la riqualificazione dei servizi.
Sono 2 i filoni principali:
2. interventi di riqualificazione delle imprese del comparto turistico. Potenziamento del livello di digitalizzazione, promozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro e l’accesso a formazione qualificata.
I fondi destinati al turismo sono 2,4 miliardi corrisposti secondo diverse modalità:
Sul fronte delle start-up, invece, si agisce integrando le risorse del Fondo Nazionale per l’Innovazione, cioè lo strumento gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo del venture capital tramite capitale di rischio.
L’iniziativa è quindi volta ad ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo, finanziando investimenti privati in grado di generare impatti positivi e valore aggiunto.
L’investimento consentirà di sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di euro con una partecipazione media pari a 1,2 milioni di euro.
Un ulteriore obiettivo è innalzare i livelli di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro attraverso una strategia integrata di investimenti finanziari e di servizi di supporto.
Gli obiettivi posti dal Piano sono:
Operativamente il Piano agirà tramite il Fondo Impresa Donna che rafforzerà finanziariamente misure già esistenti:
Inoltre si affiancheranno misure di accompagnamento: mentoring, supporto tecnico-gestionale, conciliazione vita – lavoro, campagne di comunicazione multimediali, eventi ed azioni di monitoraggio e di valutazione.
Verranno rafforzate le misure a favore delle ZES – Zone Economiche Speciali che grossomodo coincidono con le regioni del centro-sud Italia (Campania, Calabria, Ionica Interregionale Puglia e Basilicata, Adriatica Interregionale nelle Puglia e Molise, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale, Abruzzo e l’istituzione della ZES Sardegna).
La riforma punta a semplificare il sistema di governance e favorire meccanismi in grado di garantire la messa in opera degli interventi in tempi rapidi e a favorire l’insediamento di nuove imprese.
L’impostazione dei processi agevolativi è così definita:
Sono molti, quindi, gli aiuti del PNRR per le aziende. Nella complessiva costruzione del Piano non si tratta di bonus o finanziamenti a pioggia, bensì di finanziamenti e sostegni volti a sviluppare la progettualità e l’innovazione. In quest’ottica, sarà richiesto uno sforzo al sistema imprenditoriale italiano in termini, per l’appunto, di progettualità, organizzazione, sviluppo.
L’occasione di slancio proposta dal PNRR si presenta pressoché unica. Sarà quindi necessario – ma soprattutto lo consigliamo – che le imprese organizzino la loro capacità progettuali e amministrative per accedere ai fondi adottando sforzi organizzativi o consulenze specifiche. Tra gli strumenti più utilizzati, infatti, rientrerà il bando pubblico e la relativa rendicontazione dei finanziamenti ottenuti.
Hai domande su come partecipare al PNRR? Scrivi a info[at]pronext.it
Pronext ti saprà aiutare.
Photo credit by: Sarah Plufg by Picography