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INDICE
LA GARA E LE CONTESTAZIONI
IL CONTRASTO TRA ATTI E COME INTERPRETARLI
COME QUESTI PRINCIPI SI APPLICANO AL CASO CONCRETO
CONCLUSIONI SULLA DIFFERENZA TRA CAPITOLATO E BANDO DI GARA
La recente sentenza n. 846/2025 del TAR Lombardia ha messo in luce una questione davvero importante nel diritto degli appalti pubblici: il rapporto tra il bando di gara e il capitolato. Questa decisione è arrivata in seguito a un ricorso contro un Comune, in merito all'assegnazione di un appalto per i servizi di ristorazione nelle scuole.
Il Comune aveva indetto una gara per affidare i servizi di mensa scolastica e simili. Dopo la procedura di gara, la società che si era classificata seconda ha contestato l'aggiudicazione dando vita a una disputa sull'interpretazione del capitolato d'appalto in relazione al disciplinare di gara, soprattutto per quanto riguardava i requisiti relativi al personale.
Il TAR Lombardia ha dovuto affrontare la questione del contrasto tra i vari atti della lex specialis, rifacendosi ai principi stabiliti dalla giurisprudenza.
Il Tribunale ha ricordato una regola fondamentale: se c'è un contrasto netto tra il bando e gli atti che gli sono subordinati, come il capitolato, è il bando a dover prevalere.
Però, il TAR ha anche spiegato come si devono interpretare questi atti della lex specialis:
La sentenza del TAR Lombardia fa chiarezza su come risolvere i problemi di interpretazione dei documenti di gara. Ribadisce l’esistenza di una gerarchia tra gli atti, con il bando che prevale in caso di contrasto; ma sottolinea anche che è importante interpretare il tutto in modo logico e completo, tenendo conto del principio del favor partecipationis.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO: 20 MARZO 2025
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