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L’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) è la banca pubblica italiana, con gestione autonoma, dedicata al sostegno alle attività sportive del Paese, nata alla fine degli anni ‘50 e dal 2005 opera anche nel settore dei beni e delle attività culturali. Propone diverse tipologie di finanziamento a condizioni agevolate in favore di soggetti sia pubblici che privati, anche grazie a convenzioni con le principali Federazioni Sportive Nazionali.
Realizzati in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, questi due bandi di finanziamento per lo sport sono finalizzati ad assegnare contributi in conto interessi sui mutui stipulati per interventi di carattere sportivo: i contributi sono destinati al totale abbattimento degli interessi sui mutui.
Le due proposte sono rivolte agli Enti pubblici territoriali e possono infatti presentare domanda i seguenti soggetti, che non usufruiscano già di altre concessioni di contributi in conto interessi da parte dello stesso Fondo di ICS:
Vediamo i due avvisi nel dettaglio, analizzandone prima i tratti distintivi, per giungere infine agli aspetti in comune.
Questi bandi di finanziamento per lo sport riguardano interventi relativi ad impianti sportivi pubblici, ad esclusione di interventi su piste ciclabili e ciclodromi, oggetto del secondo bando qui analizzato. In particolare, si intende la costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all’attività sportiva, anche a servizio delle scuole.
Sono ammessi anche gli interventi di efficientamento energetico degli impianti ma solo se previsti nell’ambito degli interventi menzionati, non come interventi a sé stanti. Se l’iniziativa prevede anche l’acquisizione di un’immobile o di un’area dove effettuare l’intervento, anche la somma necessaria per l’acquisizione può essere ammessa a contributo, a patto che l’intervento oggetti di contributo venga realizzato contestualmente all’acquisizione.
Al momento sono stati stanziati quasi 26 milioni di euro di contributi in conto interessi, da utilizzare per il totale abbattimento degli interessi dei mutui concessi dall’ICS. La somma potrà aumentare, sulla base di ulteriori stanziamenti. Questa cifra è ripartita sulla base della dimensione degli Enti richiedenti, secondo lo schema seguente, e per ciascuna categoria è previsto un limite massimo e complessivo dell’importo del finanziamento erogabile.
Si prevedono inoltre altri limiti nel caso di enti appartenenti alla stessa Regione, allo scopo di permettere un’uniforme distribuzione del sostegno sul territorio.
I bandi di finanziamento per lo sport sono finalizzati a sostenere gli interventi relativi alla costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento, messa a norma e in sicurezza di piste ciclabili. Oltre ad indicare i riferimenti normativi per la definizione di pista ciclabile, l’avviso specifica, quali tipologie di piste ammesse, le piste ciclabili in sede propria, le piste ciclabili su corsia riservata e i percorsi promiscui pedonali e ciclabili di cui all’art. 4 del Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili approvato con Decreto Ministeriale n. 557 del 30/11/1999.
Sono inclusi nell’elenco degli interventi ammessi anche i ciclodromi, che devono essere omologati dalla Federazione Ciclistica Italiana. Sono esclusi i percorsi che vedono la promiscuità di via ciclabile e veicolare; unica eccezione è rappresentata da tracciati ciclabili su cui insistono ostacoli non altrimenti superabili, nel cui caso si accetta la possibilità che siano presenti tratti in promiscuo con veicoli a motore. Tali tratti tuttavia non possono superare il 10% della lunghezza totale della pista soggetta a contributo.
Un aspetto interessante è dato dalla possibilità di includere nell’intervento anche tutto quanto è di supporto alla pista ciclabile, come ciclostazioni, servizi igienici, punti ristoro, nonché opere semaforiche, sottopassi e sovrappassi, opere di convogliamento delle acque piovane e altre opere accessorie. Tuttavia, si consiglia di stimare bene il costo di tali interventi poiché viene ammesso totalmente a contributo solo un costo che non superi, al netto dell’IVA, il 25% del totale del quadro economico di progetto comprensivo di IVA.
Lo stanziamento attuale è pari a poco più di 4 milioni di euro di contributi in conto interessi, che anche in questo caso potrà aumentare in caso di ulteriori stanziamenti.
L’80% delle risorse stanziate saranno riservate agli Enti locali. Diversamente dal primo bando, qui non abbiamo una suddivisione dello stanziamento, ma solo dei diversi limiti massimi e complessivi, sulla base degli Enti interessati:
Oltre ai soggetti che possono richiedere il contributo, i due documenti presentano gli ulteriori seguenti elementi in comune:
Le istanze dovranno essere trasmesse entro il 5 dicembre 2020. Le stesse dovranno contenere, oltre alla documentazione amministrativa richiesta e al progetto definitivo o esecutivo – munito delle autorizzazioni previste dalla legislazione vigente e completo di relazione tecnica illustrativa, computo metrico estimativo e quadro economico di spesa – anche il parere favorevole del CONI (www.coni.it) oppure richiesta di parere allo stesso sul progetto definitivo/esecutivo.
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